Buona Lettura
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Nel 1901 Émile Zola pronunciò la famosa frase: «Secondo me non si può dire di aver veramente visto una cosa finché non la si è fotografata». Oggi circola una battuta analoga: «Se la cosa non è stata pubblicata su Facebook, non è avvenuta». Chi utilizza Facebook, ha molti «amici» sul social network e vi accede parecchie volte al giorno, tende a percepire il mondo inmodo diverso. Siamo sempre più attenti all’impressione che darà di noi una foto su Facebook, all’aggiornamento del nostro profilo o a collegarci.
Mentre scrivo questo articolo in un caffè americano, posso accedere a Foursquare — il social network che permette di condividere la propria posizione geografica —, riportare su Twitter una battuta spiritosa sentita al tavolo accanto e scattare un’interessante fotografia della perfetta schiuma che aleggia sulla superficie del mio cappuccino. È facile: con il mio telefono posso fare in pochi minuti tutto questo e molto altro. E, soprattutto, le mie iniziative avranno un pubblico. Centinaia delle persone a cui sono più vicino le vedranno e qualcuno risponderà con commenti e con un «mi piace».
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http://lettura.corriere.it/facebook-dunque-sono/
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